Per la prima volta in Italia i lavori dell'artista greco Kostis Velonis (1968). Le sue sculture combinano la matericità di elementi naturali quali il legno e la pittura a prodotti di matrice industriale che l'artista sapientemente combina in un gioco di equilibri solo apparentemente fragili e precari. Che si tratti di cowboy solitari, del Pinocchio collodiano o di una beffarda critica all'architettura razionalista (Bauhaus is no our house), i suoi oggetti vibrano di una forza che richiama alla memoria costruzioni totemiche di antica memoria. Impossibile non cogliere nelle opere di Velonis il senso del racconto e della Storia, spesso suggerita dagli stessi titoli, che portano l'artista a ripercorrere alcune tappe dell'immaginario collettivo contemporaneo attraverso un carattere antimonumentale della costruzione che rende l'approccio ai lavori semplice ed immediato.
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La Grecia contemporanea (1974-2006) di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera ed. Polistampa, 2007 |