Lo Schiaffo

di Nidia Robba
ed. La Mongolfiera libri, pagg.202, marzo 2011

Austria, Italia e Grecia
«La Città dei 3 Orizzonti»
Prefazione di Ninni Radicini

Copertina di Lo Schiaffo, romanzo di Nidia Robba con prefazione di Ninni Radicini C'è una Città, una città aristocratica, dove tre civiltà millenarie si uniscono in un raggio di luce che regala all'Europa il privilegio della unicità: Trieste. La città forse sognata da Dante Alighieri, da Richard Wagner, da Teodorico, da Giustiniano. L'Italia, l'Austria e la Grecia. Ambientato tra gli anni del Primo conflitto mondiale e il decennio successivo, Lo Schiaffo narra lo sviluppo di un rapporto articolato tra Ugo, italiano di Trieste al confino in Austria perchè irredentista di idee mazziniane, Hilde, austriaca di Graz, e tra loro ed Ezio, italiano di Torino. Dall'incontro tra Ugo e Hilde al teatro di Graz durante la rappresentazione del Freischutz di Weber al ritorno a Trieste, dove Hilde troverà un appartamento grazie alla comunità ellenica.

I tre personaggi principali si muovono in un contesto culturale, geografico e storico che l'autrice riesce a "dipingere" con indicazioni essenziali, complementari alla struttura narrativa, rendendo la lettura un esercizio di immersione nelle vicende sentimentali dei protagonisti e, insieme, di apprendimento attraverso cenni storici relativi al periodo post-risorgimentale e dell'inizio del Novecento, come quello sulla evoluzione della Prussia e i rapporti con l'Italia, e di questa con l'Austria.

Lo Schiaffo è una riflessione sul confronto e sulle differenze tra il sentimento dell'amore e il valore dell'amicizia: un gioco di forze che Nidia Robba sottolinea creando personaggi che sanno essere coerenti con il proprio ruolo seppure lasciando aperte delle possibilità di svolgimenti differenti in alcuni passaggi del romanzo. Come caratteristica nello stile dell'autrice triestina, la presenza di altri personaggi, alcuni considerabili pressoché co-protagonisti altri laterali, altrettanto importanti poichè in alcuni passi le loro azioni condizionano lo svolgimento della trama. Come già ne I carati dell'amore, Nidia Robba prosegue in modo ideale il romanzo con un poesia (Amore e amicizia). Il tratto lirico, già proprio della sua scrittura, qui trova un esempio nel modo in cui descrive le acque della Mur, poi nella Drava, poi in quelle del Danubio, fino al mar Nero.

Per il lettore è anche una esplorazione virtuale della città di Trieste. L'autrice porta i personaggi attraverso alcune vie e piazze (es. il viale dell'Acquedotto, piazza Goldoni, piazza dell'Unità d'Italia), siti culturali (es. il teatro Politeama Rossetti, la Biblioteca Civica, il Castello di Miramare, il Caffè Tommaseo) e sul mare di Trieste, metafora per Hilde del passato e del presente dell'Austria. Trieste, per secoli nell'impero degli Asburgo d'Austria, dalla metà dell'Ottocento ha rafforzato il legame con il mondo ellenico, al punto che grazie alla dinamicità imprenditoriale dei cittadini di origine greca sono state realizzate tante iniziative culturali di rilievo per la comunità cittadina.

Premiata dal Comune di Trieste nel maggio 2010 per quanto realizzato come poetessa e scrittrice, Nidia Robba già nel romanzo La cetra d'oro ha affermato la convergenza tra la civiltà ellenica e il Romanticismo tedesco. Altrettanto, in modo sottinteso seppure esplicito, in Castel Rovino dove una parte della copertina, ideata e realizzata da Helga Lumbar Robba, richiama un dipinto di Arnold Böcklin, formatosi in Germania e vissuto in Italia, che nelle sue opere ha ripreso temi della mitologia greca. Viaggiando tra narrativa, Storia e idealità, Nidia Robba regala un romanzo che è anche pittura, poesia e musica, come può esserlo l'incontro tra la nazione italiana, ellenica e tedesca.



Visualizza ingrandimento copertina libro (ideata da Nidia Robba)

Die Ohrfeige (versione in tedesco della prefazione al romanzo)

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