Grecia e Cipro: squadre elleniche nei gironi Champions ed Europa League 2009-10

Olympiakos, Apoel Nicosia, Panathinaikos ed Aek Atene nella prima fase a gironi di Champions e Uefa Europa League 2009-10

di Ninni Radicini
30 dicembre 2009


Nelle competizioni europee per club, la Grecia vede qualificate l'Olympiakos Pireo e il Panathinaikos per i turni successivi di Champions ed Europa League (che ha aggregato le precedenti Coppa Uefa e Coppa delle Coppe). Sul lato di Cipro, l'Apoel Nicosia in Champions, pur non qualificandosi per il turno seguente, né per quello di Europa League - dove accedono le terze classificate dei gironi di Champions - ha interpretato la partecipazione in modo propositivo, giocando ogni partita con determinazione, al punto da ottenere alcuni risultati di prestigio.

L'Olympiakos, nel gruppo H della Champions, chiude al secondo posto con 10 punti (3 vittorie; 1 pareggio; 2 sconfitte; 4 gol segnati; 5 subiti), dopo l'Arsenal (13), e prima dei belgi dello Standard Liegi (5) e gli olandesi dell'Az Alkmaar (4). Da metà settembre - dall'inizio del girone - i biancorossi sono allenati da Zico subentrato a Temuri Ketsbaia (dal novembre '09 sulla panchina della nazionale di calcio della Georgia). L'Olympiakos ha vinto la partita inaugurale con l'Az (1-0), e poi ancora in casa contro lo Standard (2-1), e l'Arsenal (1-0) nell'ultima partita. Nel prossimo turno di Champions - 16esimi di finale - giocherà con i francesi del Bordeaux (andata 23 febbraio, ritorno il 17 marzo).

Nel '09 l'Olympiakos ha vinto il 37esimo scudetto, 12 dei quali negli ultimi 13 anni (quello del '09 è il quinto consecutivo). Ha vinto inoltre la 24esima Coppa di Grecia in una finale con l'Aek di Atene, considerata la più spettacolare nella storia di questa competizione. I tempi regolamentari si sono conclusi sul 3-3: doppio vantaggio iniziale dell'Aek nei primi dieci minuti gioco; nel secondo tempo pareggio dell'Olympiakos, gol dell'Aek al 90', ancora pareggio dell'Olympiakos al sesto minuto di recupero. Ai supplementari, segna l'Olympiakos, ma è stavolta l'Aek a riportarsi in pareggio sul 4-4. I calci di rigore vedono sul dischetto tutti i calciatori delle due squadre. Fino a quello decisivo per la vittoria dell'Olympiakos (15-14), segnato dal portiere Antonios Nikopolidis.

Sempre nella massima competizione continentale, l'Apoel di Nicosia conclude al quarto posto nel girone D, con 3 punti (0 vittorie; 3 pareggi; 3 sconfitte; 4 gol segnati; 7 subiti), sfiorando il passaggio al turno successivo di Europa League. Un girone composto da squadre molto forti - Chelsea (14), Porto (12), Atletico Madrid (3) - con notevole esperienza nelle competizioni internazionali. L'Apoel aveva iniziato bene, pareggiando 0-0 a Madrid nella prima partita, grazie a una difesa molto attenta e una condizione atletica già avanzata, a seguito dell'inizio di stagione anticipato a luglio per i preliminari della Champions. Poi però è stato sconfitto in casa dal Chelsea (0-1) e fuori casa dal Porto (2-1), poi vincitore anche nella partita seguente a Cipro (0-1).

L'Apoel, allenato da Ivan Jovanovic, ha comunque concluso il girone in modo positivo, pareggiando in casa con l'Atletico (1-1) e in Inghilterra contro il Chelsea (2-2). Nella seconda partita contro l'Atletico, ha cercato la vittoria che gli avrebbe permesso di competere per il terzo posto. I ciprioti hanno iniziato la gara in modo brillante, passando in vantaggio al 5' con Mirosavljevic. Gli spagnoli però hanno preso il controllo del gioco, producendo alcune conclusioni in porta. L'Apoel è riuscito a difendere il vantaggio fino a circa la metà del secondo tempo, quando Aguero ha segnato il gol del pareggio. Questo risultato si è poi dimostrato determinante, poiché avendo entrambe le squadre concluso il girone a pari punti è valsa la valutazione delle due partite dirette: entrambe in parità ma con l'Atletico ad aver segnato un gol in casa dell'Apoel.

Nell'ultima gara i gialloblù dell'Apoel hanno bloccato sul pareggio il Chelsea, interrompendone una serie di dieci vittorie consecutive in casa. Passato in vantaggio al 6' con Zewlakow, l'undici cipriota è stato poi ripreso dalla squadra di casa con Essien (19') e superata pochi minuti dopo con una rete di Drogba (26'). Il risultato è rimasto immutato per il resto del primo tempo e nella seconda parte della gara, durante la quale la squadra allenata da Carlo Ancelotti ha controllato il gioco. Fino all'87', quando Mirosavljevic ha segnato il gol del pareggio.

In Europa League, nel girone I, l'Aek, di Dusan Bajevic, conclude all'ultimo posto, con 4 punti (1 vittoria; 1 pareggio, 4 sconfitte; 5 gol fatti; 11 subiti). L'unica vittoria di gialloneri ateniesi è avuta nella seconda partita, in casa contro il Benfica. Un inizio di stagione non positivo per l'Aek che, oltre alla eliminazione nella competizione europea, è fuori anche dalla edizione 2009-10 della Coppa di Grecia (sconfitta dal Thrasivoulos, formazione quest'anno in serie B) e in campionato ha concluso il '09 all'ottavo posto con 21 punti.

Si qualifica invece per il turno seguente il Panathinaikos, che conclude il girone F al secondo posto con 12 punti (4 vittorie; 0 pareggi; 2 sconfitte, 7 gol fatti; 4 subiti), preceduto dal Galatasaray (13) e davanti ai romeni della Dinamo Bucarest (6) e gli austriaci dello Sturm Graz (4), questi ultimi conquistando tutti i punti contro i turchi del Galatasaray, con un pareggio fuori casa e la vittoria in Austria. Il Panathinaikos ha concluso il '09 il testa alla classifica del campionato greco, con 38 punti davanti all'Olympiakos con 36 e il Paok di Thessaloniki con 28. L'8 dicembre ha sostituito, a sorpresa, l'allenatore olandese Henk ten Cate, già vice-allenatore di Chelsea e Barcellona, con Nikos Nioplias, allenatore dell'Under 21 greca ed ex calciatore della squadra ateniese. Nel prossimo turno, - 32esimi di finale - affronterà la Roma (andata il 18 febbraio, ritorno il 25 dello stesso mese).




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Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007


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