AEK Atene nella Champions League 2018/19

di Ninni Radicini
07 settembre 2018


La partecipazione dell'AEK Atene alla fase a gironi della Champions League 2018/19 ha segnato il ritorno della squadra ateniese nella massima competizione calcistica europea per club. Il precedente risaliva alla stagione 2006/07. Durante il sorteggio svolto il 30 agosto, l'AEK è stato inserito nel girone E con Ajax, Bayern Monaco e Benfica. Un insieme particolarmente arduo, contro formazioni di notevole prestigio ed esperienza che l'AEK affronterà in partite di andata e ritorno. I gialloneri ellenici hanno iniziato il proprio percorso continentale entrando al Terzo turno di qualificazione, come previsto dalla Uefa per la squadra vincitrice dello scudetto in Grecia nel campionato precedente. L'AEK ha vinto il campionato 2017-18 con 70 punti, seguito dal Paok di Thessaloniki a 64 e dall'Olympiakos a 57.

Nel Terzo turno di qualificazione l'AEK Atene ha superato il Celtic di Glasgow. Già nella partita di andata (8 agosto), allo stadio Celtic Park, gli ateniesi hanno orientato in modo favorevole il doppio confronto, ottenendo un risultato positivo - un pareggio 1-1 - con il quale hanno potuto prepararsi ad affrontare la gara di ritorno in casa avendo a disposizione due risultati utili su tre (vittoria con qualsiasi punteggio e pareggio 0-0). In Scozia sono passati in vantaggio i biancoverdi locali con Callum McGregor (17') ma alla fine del primo tempo l'AEK ha riequilibrato la gara con un gol di Viktor Klonaridis (44').

Il Celtic, allenato da Brendan Rodgers, ha schierato un modulo 4-5-1, l'AEK, allenato da Marinos Ouzounidis, ha invece giocato con un 4-2-3-1. Nella partita di ritorno, il 14 agosto nella capitale ellenica, l'AEK ha vinto 2-1, con gol di Rodrigo Galo al 6' e raddoppio di Marko Livaja al 50'. Gli scozzesi hanno modificato lo schieramento in confronto all'andata, rinunciando a un difensore e mettendo un attaccante in più, lasciando inalterato il centrocampo a cinque. Anche l'AEK ha apportato un cambiamento tattico ma, al contrario degli scozzesi, ha lasciato inalterati difesa e attacco, mettendo a quattro il centrocampo. Pur avendo accorciato le distanze al 78' con Scott Sinclair, il Celtic non è riuscito a recuperare lo svantaggio, dovendo così lasciare la Champions e passare alla Europa League (attraverso i cui Play Off ha poi ottenuto la qualificazione alla fase a gironi).

Nei Play Off di Champions l'AEK Atene ha prevalso nel doppio confronto con la squadra ungherese del Vidi, vincitrice dello scorso campionato. Fino all'1 luglio scorso il Vidi aveva la denominazione più nota di Videoton (finalista nella Coppa Uefa 1984/85, sconfitta dal Real Madrid). Nella partita di andata, il 22 agosto allo stadio Ferencváros di Budapest, i gialloneri ellenici hanno vinto 2-1, segnando una rete nel primo tempo (34') con Viktor Klonaridis e raddoppiando all'inizio della ripresa (49') con Tasos Bakasetas.

I rossoblu ungheresi hanno segnato al 67' ma l'AEK è riuscito a tenere il vantaggio fino alla conclusione. Il Vidi ha giocato in 10 dal 23', a seguito della espulsione del suo esperto attaccante Szabolcs Huszti, mezz'ala sinistra nello schieramento (4-3-2-1) scelto dall'allenatore Marko Nikolic. Anche l'AEK ha giocato una parte della gara in 10, dopo l'espulsione di Tasos Bakasetas, ala destra nel modulo 4-4-1-1. La gara si è sviluppata senza una prevalenza complessiva di una o dell'altra formazione, con un possesso palla maggiore per l'AEK (55% a 45%).

La partita di ritorno, giocata allo stadio Spiros Louis di Atene, si è conclusa in parità con il risultato di 1-1. In vantaggio l'AEK al 48', con un calcio di rigore segnato da Petros Mantalos, a cui è seguito al 57' il pareggio degli ungheresi. Nella fase finale sono stati espulsi due calciatori della squadra greca (il difensore centrale portoghese Hélder Lopes all'80' e il centravanti croato Marko Livaja all'98'). L'AEK ha utilizzato lo stesso modulo dell'andata; il Vidi ha modificato la composizione dell'attacco, schierando un trequartista e due punte. Anche questa partita è stata caratterizzata da un sostanziale equilibrio (il possesso del pallone è stato al 50%).

Nella partecipazione precedente alla fase a gironi della Champions League (2006/07), l'AEK aveva prima superato nei Play Off gli i scozzesi dell'Hearts of Midlothian. Nella successiva fase a gironi ottenne 8 punti, con due vittorie contro il Milan e i francesi del Lille e due pareggi contro Anderlecht (andata e ritorno). Arrivò al terzo posto, ad un punto dalla seconda (Lille), mancando in tal modo la qualificazione agli ottavi di finale.

AEK è acronimo di Athlitikì Énosis Konstantinoupòleos, ovvero Unione Atletica di Costantinopoli, fondata ad Atene nel 1924 da greci residenti a Costantinopoli, che dovettero lasciare a seguito della guerra tra Grecia e Turchia (1919-1924). Le origini sono anche nel simbolo: l'aquila bicipite su fondo giallo, come nella bandiera dell'Impero Bizantino e nello stemma della dinastia dei Paleologo. L'AEK ha partecipato a tutte le principali competizioni europee per club (oltre alla Champions e alla Europa League, anche alle precedenti Coppa dei Campioni, Coppa Uefa e Coppa delle Coppe).

Nel 2013, a seguito di problemi economici dovette ricominciare dalla Gamma Ethniki (equivalente alla serie C), promosso nel 2014 alla conclusione del campionato nella Football League (prima Beta Ethniki, equivalente alla serie B), e a seguire nel 2015 nella Super Lega (prima Alpha Ethniki, la serie A). Nel campionato del ritorno nella massima serie ellenica (2015-16) raggiunse il terzo posto, vincendo la Coppa di Grecia. All'inizio della stagione 2018-19, l'AEK Atene totalizza 12 scudetti e 15 Coppe di Grecia.



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Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007


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