Grecia 2007: Anno di Maria Callas

di Ninni Radicini
14 febbraio 2007


Maria Callas alla televisione francese Il primo giorno di gennaio del 2007 in Grecia è stato inaugurato l'anno dedicato a Maria Callas. Una iniziativa di notevole significato storico e culturale, nel 30esimo anniversario della sua tragica scomparsa: per coloro che hanno vissuto gli anni in cui la sua voce e la sua presenza sul palcoscenico hanno deliziato il mondo e per chi invece ha potuto soltanto ascoltare l'eco del suo nome, simbolo, insieme a Greta Garbo, dell'essere diva irragiungibile. Non era casuale quanto avvenuto pochi giorni prima, quando il primo ministro greco Konstantinos Karamanlis ha donato ai leader stranieri una serie di 20 cd e dvd con le registrazioni dei concerti della "più grande voce dell'opera".

Avvenimento di avanguardia che coinvolge ogni settore del mondo dello spettacolo, delle istituzioni, della società ellenica, con un programma che si svilupperà per tutto l'anno: rappresentazioni teatrali di artisti stranieri, iniziative al Festival di Atene, concerti nell'antica Agorà, galà all'Opera di Parigi, tributo al Thessaloniki Film Festival, programmi televisivi. Già vari enti sono pronti a contribuire in modo determinante. Tra essi, il Centro culturale Athenaeum (1), istituzione dedicata alla preservazione della memoria di Maria Callas e alla promozione dei suoi lavori.

Ogni anno organizza un concerto in suo onore al Teatro Erode Attico e il gran premio "Maria Callas" (09-17 marzo), concorso per voci d'opera, in collaborazione con il Centro culturale della Città di Atene e con il ministero della Cultura. In questa edizione ci sarà un premio speciale alla migliore interpretazione di "Violetta", il personaggio della Traviata di Giuseppe Verdi, ruolo che la Callas eseguì in modo memorabile nel '58 a Lisbona. Per la Grecia è un impegno collettivo simile a quello affrontato fra il '97 e il 2004 per l'organizzazione delle Olimpiadi del 2004. Tutto popolo ellenico contribuì alla sua realizzazione e al successo dell'avvenimento, diventato il simbolo della Grecia moderna.

Maria Callas nacque il 2 dicembre 1923 a New York. Il nome di battesimo era Maria Anna Sophie Cecilia Kalogeropoulos. Il padre, che lavorava come farmacista a Manhattan e nel '29 cambiò il cognome, e la madre, Evangelia, emigrarono dalla Grecia nel '23 (2). Si separarono nel '37 per incompatibilità di carattere. Maria e sua sorella tornarono in Grecia con la madre e ripresero il cognome originario. La vivacità culturale e l'ambizione della genitrice furono determinanti per la formazione iniziale di Maria, che iniziò presto a prendere lezioni di pianoforte, strumento utilizzato in modo sistematico per le esercitazioni durante la sua carriera (3).

Nel '38 fu ammessa al Conservatorio di Atene (Ethnikon Odeio) e il 2 aprile dell'anno seguente salì per la prima in palcoscenico intepretando la parte di "Santuzza" nella Cavalleria Rusticana, di Pietro Mascagni (4). Notata in vari ruoli secondari nelle rappresentazioni dell'Opera Nazionale Greca, fu ingaggiata dal Teatro Reale di Atene e il 21 gennaio '41 debuttò da professionista nella parte di "Beatrice" in Boccaccio, operetta di Franz von Suppé. Erano gli anni della Seconda guerra mondiale e la Grecia era sotto occupazione nazista. La liberazione avvenuta nel '44 fu seguita dalla guerra civile. Lei decise di tornare negli Stati Uniti e riprendere il cognome Callas.

Dopo aver declinato le offerte del Metropolitan di New York per la Madama Butterfly di Giacomo Puccini e per il Fidelio di Ludwig van Beethoven, nel '47 accettò quella per la Turandot di Giacomo Puccini, da portare in scena a Chicago con una compagnia teatrale fondata dall'agente teatrale Eddie Bagarozy e dall'impresario italiano Ottavio Scotto. La compagnia non riuscì a debuttare per motivi finanziari, ma lei, attraverso il collega Nicola Rossi Lemeni, ebbe la possibilità di conoscere Giovanni Zanatello, direttore artistico dell'Arena di Verona, che la ingaggiò per la La Gioconda. Arrivò in Italia, a Napoli, il 27 giugno, e da lì nella città scaligera dove debuttò il 2 agosto.

Nel '49 sposò l'industriale Giovanni Battista Meneghini e raggiunse la notorietà accettando di interpretare, alla Fenice di Venezia, il ruolo di "Elvira" ne I Puritani, al posto di Margherita Carosio, in quel momento non in condizioni ottimali. La consacrazione definitiva avvenne il 7 dicembre '51, alla Scala con I Vespri siciliani, a cui seguì un contratto con la Emi. La decisione di snellire la sua figura si dimostrerà determinante per il prosieguo della carriera. Agli incontestabili benefici estetici, si contrappongono i pareri discordanti su quanto possa aver influito sulle qualità vocali, argomento a sua volta di dibattito poichè alcuni ritengono che lei fosse originariamente mezzo soprano, trasformatasi in soprano con l'esercizio.

La notorietà internazionale ebbe però le controindicazioni. I mass media iniziarono a interessarsi della sua vita, passata e presente. Se la rivalità con Renata Tebaldi può considerarsi in gran parte a beneficio del pubblico e degli esperti che dibattevano sulle differenze (lo stile classico della Tebaldi contro quello più eclettico e drammatico della Callas), di diverso segno furono altre vicende. Il rapporto di non facile lettura con la madre divenne argomento pubblico dopo un servizio su "Time" nel '56, poco prima del debutto al Metropolitan Opera (5). Anche sul versante professionale non mancarono situazioni complesse, come quella che riguardò Eddie Bagarozy, che affermava di essere suo agente, e il braccio di ferro con la Scala di Milano a proposito di una rappresentazione extracontrattuale della La Sonnambula di Vincenzo Bellini.

Anche la sua vita strettamente privata fu seguita dai cronisti e molto spazio ebbe fin dall'inizio la storia con l'armatore greco Aristotelis Onassis che conobbe nel '57, lo stesso anno in cui, di ritorno in Grecia per partecipare al Festival di Atene, fu presentata come "la voce d'oro del Ventesimo secolo". Fece scalpore quando il 2 gennaio '58 a Roma, davanti a un pubblico tra cui vi erano anche alte autorità istituzionali, decise di uscire di scena dopo il primo atto della Norma affermando di essere stata soggetta a un malore improvviso.

Nel novembre '59 la separazione dal marito e il rapporto con Onassis (6) ebbero ripercussioni sulla carriera ma non sulla notorietà: alla diminuzione del numero di concerti corrispose una maggiore presenza nel jet set internazionale. Così per i primi anni '60, fino al ritorno in scena nel gennaio '65 con la Tosca di Giacomo Puccini, diretta da Franco Zeffirelli, che pochi mesi dopo la dirigerà ancora nella Norma di Vincenzo Bellini, l'opera più eseguita nella sua carriera. I riscontri eccellenti la indussero a continuare e l'anno dopo interpretò la Tosca a New York e Parigi. Passata dalla quasi totale uscita di scena a un impegno frenetico, ne risentì la sua salute e il 29 maggio a Parigi, nel finale della Norma, ebbe un cedimento.

Nel '66 decide di riprendere la cittadinanza greca. Questa scelta, che segna la conclusione definitiva del suo matrimonio, nel significato simbolico rappresenta il ritorno al suo mondo, dopo tanti anni vissuti in una dimensione totalmente diversa. Era lì nella sua Grecia che lei poteva trovare se stessa. Le origini non si possono cancellare, soprattutto quelle che riconducono a una civiltà millenaria. Nel '69 Pier Paolo Pasolini la dirige nella parte di Medea nel film omonimo, tratto dal dramma di Euripide, unico ruolo cinematografico della sua carriera.

Sulla scelta della Callas il regista friulano disse: "Ho pensato subito a Medea sapendo che il personaggio sarebbe stato lei. (...) Cioè, questa barbarie che è sprofondata dentro di lei, che viene fuori nei suoi occhi, nei suoi lineamenti, ma non si manifesta direttamente, anzi, la superficie è quasi levigata, insomma i dieci anni passati a Corinto, sarebbero un po' la vita della Callas. Lei viene fuori da un mondo contadino, greco agrario, e poi si è educata per una civiltà borghese. Quindi in un certo senso ho cercato di concentrare nel suo personaggio quello che è lei, nella sua totalità complessa".

Nel '75 il celebre tenore Giuseppe Di Stefano la convinse a partecipare con lui a una serie di concerti in giro per il mondo, l 'ultimo dei quali, l'11 dicembre a Sapporo (Giappone), sarà anche l'ultimo della sua carriera. Nel '75 muore Aristotelis Onassis. Lei vive a Parigi, lontana da tutto. Il 16 settembre '77 vive trovata senza vita nel suo appartamento. Le circostanze non sono mai state definitivamente chiarite. La cerimonia funebre si svolse il 20 settembre a Parigi, nella cattedrale greco ortodossa di Agios Stephanos (Santo Stefano). Le sue ceneri furono sparse nel mar Egeo, a largo della costa greca, come lei desiderava.



Note

(1) Il 16 settembre 2006, nell'anniversario della scomparsa della Callas, il Centro Athenaeum ha organizzato un concerto del compositore pianista russo Mikhail Pletnev. La ricorrenza corrispondeva anche al 250esimo anniversario dalla nascita di Mozart e al 150esimo dalla nascita di Schumann.

(2) Tra il 1890 e i primi anni '20 del Novecento più di 400mila greci sbarcarono a Ellis Island. Questo argomento è al centro del più recente film-documentario di Maria Iliou, dal titolo The Journey: The greek american dream, realizzato in collaborazione con lo storico Alexander Kitroeff. Tra le maggiori personalità di origine greca nate negli Usa, oltre a Maria Callas, il maestro Dimitris Mitropoulos (direttore della New York Symphony Orchestra negli anni '50), John Brademas, il primo greco-americano a essere eletto al Congresso nel '59 e il regista cinematografico Elia Kazan.

(3) Nel giugno 2006, nella mostra Aristotelis Onassis: Oltre il Mito, al Museo Benaki, tra le 500 fotografie e i 300 oggetti, vi era il pianoforte Steinway su cui la Callas si esercitava, la partitura della Tosca e alcune sue note.

(4) Nel 2006 il Conservatorio Nazionale, fondato dal compositore Manolis Kalomiris, ha festeggiato l'80esimo anniversario della sua costruzione.

(5) Maria Callas and Swarovski: Jewels on stage at the Metropolitan Opera è il titolo della mostra allestita a New York (fino al 3 marzo 2007 al Metropolitan Opera House). Presenta una collezione di materiale fotografico e oggetti della Callas che testimoniano la qualità dei gioielli da lei indossati.

(6) Ad aprile 2006 nella mostra Vip 1961-1997: Attraverso le lenti di Aristotelis Sarrikostas, dedicata al celebre fotografo greco, vi è anche una immagine dell'inizio degli anni '70 che ritrae la Callas in una posa pensierosa. Accanto, la foto del matrimonio tra Aristotelis Onassis e Jackie Kennedy nel '68 nell'isola di Skorpios. La mostra comprendeva 100 foto in bianco e nero di personalità celebri che vissero o visitarono la Grecia tra gli anni '60 e '70 (tra loro: Kirk Douglas, Frank Sinatra, Brigitte Bardot, e tra le personalità elleniche Giorgos Seferis, Odysseas Elytis, Melina Mercouri).



* Ninni Radicini, coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006), ha pubblicato articoli su vari periodici, recensioni e prefazioni a libri.

Il Centro Studi della Fondazione Teatro Stabile di Torino ha inserito questo articolo su Maria Callas tra la documentazione a Lei relativa presente nella loro biblioteca.



Maria Callas: una Donna, una Voce, un Mito (Recensione di Ninni Radicini al catalogo della mostra)

Iniziative culturali dedicate a Maria Callas

Grecia moderna e Mondo ellenico

Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007


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