Cipro e Turchia: calcio e politica

di Ninni Radicini
09 agosto 2005


Nel secondo turno preliminare di Champions League si è giocata una partita dai richiami politici rilevanti. Il sorteggio ha messo di fronte una squadra turca, il Trabzonspor e una di Cipro, l'Anorthosis Famagosta. Nel 1974 Cipro è stata invasa dall'esercito turco che da allora occupa circa il 40% dell'Isola. Questo territorio, autoproclamato stato, non è riconosciuto come tale dalla comunità internazionale ma solo dalla Turchia. Un avvenimento che ha inciso tra l'altro anche nella storia dell'Anorthosis, costretta ad abbandonare la città originaria, ricadente nel territorio occupato, e trasferirsi a Larnaca. L'Anorthosis ha eliminato il Trabzonspor, qualificandosi per il terzo turno. La partita di andata, giocata a Nicosia, si era conclusa con la vittoria della squadra di Cipro per 3-1. Al ritorno, il 3 agosto, la vittoria dei turchi per 1-0 non è stata sufficiente.

La partita si è svolta, come prevedibile, in un ambiente difficile e non certo favorevole ai 150 sostenitori dell'Anorthosis, ritrovatisi allo stadio Avni Aker in mezzo a ventimila tifosi turchi. Dopo la vittoria, migliaia di cittadini greco ciprioti si sono ritrovati per festeggiare, sventolando bandiere di Cipro e della Grecia, nelle strade di tutti i centri dell'Isola (tranne naturalmente che nel Nord, occupato dall'esercito turco). I giornali di Cipro hanno pubblicato la notizia come titolo di apertura e migliaia di sostenitori hanno poi salutato l'arrivo dei calciatori dell'Anorthosis. Turchia e Cipro non hanno relazioni diplomatiche. Il negoziato di ingresso della Turchia nella Unione Europea è condizionato dal riconoscimento di Cipro da parte di Ankara e la Commissione Europea ha vincolato l'inizio del negoziato alla estensione anche a Cipro del trattato di accordo doganale da parte turca.

A fine luglio la Turchia ha firmato il protocollo della Ue ma ha allegato una dichiarazione con cui specifica che tale ratifica non rappresenta un riconoscimento della Repubblica di Cipro. "La firma, la ratifica e l'implementazione d questo protocollo non significano in alcun modo il riconoscimento della Repubblica di Cipro, a cui il protocollo fa riferimento", ha dichiarato il ministero degli esteri turco. "E' spiacevole che un candidato all'ingresso nella Ue dichiari di non riconoscere uno degli stati componenti dell'unione di cui desidera far parte", ha detto il portavoce del governo Kypros Chrysostomides. La Ue ha in precedenza specificato che se la dichiarazione fosse stata formulata in modo da risultare contraria al significato sostanziale dell'accordo, ciò potrebbe invalidare la firma. Il mancato riconoscimento di Cipro potrebbe infatti automaticamente rendere inutile l'estensione dell'accordo doganale poichè non è chiaro se ciò permetterebbe a navi e aerei di Cipro di entrare nelle acque territoriali e nello spazio aereo turco. Il testo sarà discusso in sede Corper (rappresentanti permanenti degli stati Ue) alla fine di agosto.



* Ninni Radicini, coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006), ha pubblicato articoli su vari periodici, recensioni e prefazioni a libri.

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Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007


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