Quadri dell'anima

Liriche

di Nidia Robba
ed. La Mongolfiera Libri, pagg.127, 2006

Copertina di Quadri dell'anima, libro con poesie di Nidia Robba Sento il desiderio di rivolgermi al lettore, così spontaneamente, senza tramiti dotti e profondi che analizzino il mio operato, con parole più o meno di lode ma sempre molto autorevoli e capaci, quelle cioè dei veri intenditori: i critici d'arte. Il libro è diviso in cinque gruppi di poesie. Il primo Lode alla musica (e vorrei fosse chiuso) ha la dicitura che lo riserva a coloro che amano Wagner. Non voglio imporlo a chi non desidera imbattersi con il verseggiare di una che lo venera, per vera e propria vocazione. Nel secondo gruppo Lode alla pittura scrivo di alcuni quadri moderni che mi hanno suggerito delle forti impressioni. Dopo le lodi all'Arte, sia musica sia pittura, nel terzo gruppo parlo delle Sensazioni improvvise.

Quelle che possono coglierci alla sprovvista, quasi non pensate. Esse vogliono impadronirsi di noi e ci parlano con e di ogni argomento. Qualsiasi argomento è buono per fare poesia... anche, e per il poeta soprattutto, i ricordi. Questo è l'argomento del quarto gruppo: Mesti ricordi e pensieri. Forse, nell'animo di chi adora la poesia, si fanno strada i ricordi pià tristi, insieme però ai moti di speranza. Ma l'animo umano non può esiliare argomenti più allegri, spesso anche ironici, maliziosi e a volte un po' satirici. E' questo il momento del mio quinto gruppo: Agro-Dolce. Quadri dell'anima dunque, dove sono appesi, come i quadri veri dei pittori, i nostri sentimenti: quelli di cui siamo proprio consapevoli e che nemmeno sospettavamo ci appartenessero. (Estratto da presentazione di Nidia Robba)

Ricordando la mostra personale di Peter Pergher all'Hotel Savoia Excelsior

Divino. Umano. Toro

A noi da Bressanone,
un pittore artista
la sua pittura espone,
del cervello alla vista.

Opere suggestive,
da guardare e studiare.
Memorie primitive
che sanno riportare

a celebrati miti.
A quei lontani eroi.
A immaginari siti.
Ma i tempi sono suoi:

il passato, il presente,
il futuro previsto.
Lui, nel toro possente,
simboleggia anche Cristo.

Cristo sacrificato,
sulla Croce od Altare,
per gli uman del Creato!
Per gli dei sopra l'are,

l'animale più forte:
l'animal procreatore.
Mentre Gesù, la morte
scelse per dare Amore.

Nei Santi e in toro impresso,
cristian simbolo arcaico
vuole l'artista espresso:
compreso anche da un laico.

Troppo note le storie,
ne faccio un sunto appena.
Troppo sciocche le borie
dei toreri in arena.

Nel segno zodiacale
che, dopo aver rapito
Europa, come astrale
fu nel ciel, custodito.

Non di Teseo leggenda
che Minotauro uccide.
Ma del subconscio, benda
tolta da occhio che vide,

nel labirinto interno,
la profonda ricerca
del simbolismo: il perno
che, con se stesso, alterca.
Sangue sopra i graffiti!
Ci sovvien Altamura.
Osannati e pentiti
versi in poesia dura:

"A la cinco de la tarde..."
numero che ci offre;
cabala che lo arde,
nell'animo che soffre.

Noi gli manifestiamo
tutta l'ammirazione.
Il pittore onoriamo,
plaudendo a sua visione.



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