Grecia: il governo di centrodestra propone la revisione della Costituzione

di Ninni Radicini
18 maggio 2006


Il primo ministro Kostas Karamanlis (Nuova Democrazia) ha reso note le sette proposte di riforma della Costituzione greca: liberalizzazione del sistema universitario; protezione della proprietā privata e del diritto d'autore; tutela dell'ambiente; rafforzamento della indipendenza della magistratura; incremento dei rapporti diretti tra governo e cittadini; autonomia degli enti locali; trasparenza amministrativa. In relazione al Parlamento, la proposta auspica l'aumento del numero di deputati, l'abolizione della incompatibilitā con altre cariche elettive e un controllo pių accurato delle loro dichiarazioni dei redditi e dei patrimoni.

George Papandreou, presidente del Pasok - Movimento socialista panellenico, primo partito di opposizione, ha contestato l'iniziativa, accusando ND di voler accentrare il potere nelle mani del governo. Poi, a sua volta, ha presentato un piano in dieci punti in cui spicca la richiesta di elezione diretta del capo dello stato. La norma attuale prevede che se, al momento della elezione, il Parlamento non trova un accordo sul candidato allora si torna alle urne. Questa proposta del Pasok č stata contestata da ND con riferimento alle conseguenze che avrebbe sull'intero sistema istituzionale. Un presidente della repubblica legittimato dal voto popolare determinerebbe, al di lā delle intenzioni della persona, una trasformazione implicita da repubblica parlamentare a presidenziale.

"La Grecia ha raggiunto il traguardo della stabilitā democratica. Adesso deve cercare di arrivare ad altri traguardi quali la competitivitā, la crescita e la coesione sociale", ha detto Karamanlis. La maggior parte dei greci č d'accordo con la iniziativa di revisione costituzionale ma č necessario stabilire principi validi nel lungo periodo, evitando norme eccesivamente specifiche, di competenza del legislatore. La proposta del premier č stata contestata da Synaspismos - Coalizione della Sinistra. Il 13 maggio, durante la riunione della direzione, il leader del partito Alekos Alavanos ha affermato che questa iniziativa ha finalitā elettoralistiche (a ottobre si svolgeranno le Amministrative) e qualora fosse operativa indebolirebbe lo stato sociale e la tutela del lavoratori. Dal punto di vista costituzionale - ha aggiunto - appare superflua, dato che le modifiche apportate nel '96 e del 2001 non sono state ancora pienamente applicate.

Una rilevazione sulle intenzioni di voto, condotta dalla VPRC tra il 4 e il 5 maggio su un campione di 946 intervistati, ha stabilito che il distacco tra Nuova Democrazia e Pasok č aumentato. ND ottiene il 42%, il Pasok 39%, Kke - Partito comunista ellenico scende all'8%, Synaspismos sale al 4% e il Laos - Partito popolare ortodosso č stabile al 4%. Karamanlis con il 44% (+1 da aprile) č considerato pių adatto di Papandreou (27%) nel ruolo di primo ministro. Ma il 22% non si ritiene rappresentato nč da uno nč dall'altro. Il Pasok e Papandreou risentono della non ancora compiuta transizione del partito, al governo per quasi venti anni consecutivi e all'opposizione dal 2004.



* Ninni Radicini, coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006), ha pubblicato articoli su vari periodici, recensioni e prefazioni a libri.

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Grecia: Nuova Democrazia incrementa il vantaggio sul Pasok

Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007


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