Thessaloniki International Film Festival 2006: Traguardi e prospettive

di Ninni Radicini
20 dicembre 2006


Locandina del Thessaloniki International Film Festival 2006 Un numero di spettatori senza precedenti ha caratterizzato la 47esima edizione della rassegna cinematografica internazionale che si svolge ogni anno in Grecia, a Thessaloniki (Salonicco). In 125mila hanno assistito alle proiezioni nei dieci giorni della rassegna (17-26 novembre 2006). Il 30% in più rispetto al 2005, a sua volta anno record con il 38% di presenze più del 2004. E' un altro indicatore della crescita notevole in tutti i settori che ha interessato l'intera società ellenica negli ultimi 10 anni. Dalla prima edizione, nel 1960, organizzata come "Settimana del cinema greco", la rassegna è cresciuta in modo costante, con un'accelerazione notevole a partire dal 1992, quando le istituzioni elleniche - ministero della cultura, ministero di Macedonia-Tracia, enti locali - hanno incrementato il proprio sostegno.

La serata di inaugurazione al cinema Olympion, presentata dagli attori Athina Maximou e George Pyrpasopoulos, è stata all'insegna dello slogan "una finestra aperta sul mondo". Il film di apertura è stato The Queen, di Stephen Frears, già passato a Venezia dove ha ricevuto il premio Fipresci per la regia, l'Osella d'Oro per la migliore scenografia (di Peter Morgan), e il premio per la migliore attrice protagonista (Helen Mirren). Proiettati oltre 300 titoli, di cui 41 in gara nella sezione competitiva internazionale. I paesi stranieri più rappresentati sono stati la Cina (22 titoli) e il Brasile (18). A chiudere la rassegna Private fears in public places (Cuori) di Alain Resnais.

Numerose le iniziative culturali laterali: mostre, concerti, incontri con i registi. Tra le retrospettive, una sul regista tedesco Wim Wenders, di cui è stata organizzata anche una esposizione di fotografie scattate da lui e dalla moglie nei set dei film diretti negli ultimi anni. Tra il materiale presentato, alcune immagini di Michelangelo Antonioni, con cui ha collaborato in Al di là delle nuvole (1995).

In questa edizione si è anche discusso sulla collocazione futura del Festival del Cinema di Thessaloniki nel panorama continentale. Due le possibili alternative: diventare, in modo compiuto, rassegna cinematografica di riferimento dell'area balcanica oppure provare a concorrere con i maggiori festival (Cannes, Venezia e Berlino). Quest'ultima opzione comporterebbe la necessità di un aumento notevole del budget e l'omologazione a standard consolidati da tempo nelle maggiori rassegne, che quindi avrebbero comunque un vantaggio competitivo sul festival ellenico. Più avvincente è invece la prima sfida. Nel confronto con altri festival della regione, il TFF già ora può contare su una capacità organizzativa di alto livello e su iniziative di supporto già sperimentate, tra cui spicca il programma di sostegno agli autori balcanici, grazie a cui è stato realizzato Grbavica, diretto da Jasmila Zbanic, vincitore dell'Orso d'oro a Berlino nel 2006.

Per Dimitris Kerkinos, curatore della sezione non competitiva "Panorama Balcani", la rassegna di Salonicco, come festival balcanico, potrebbe contare sulle comuni caratteristiche cinematografiche, ad esempio nei temi trattati dagli sceneggiatori (memoria storica, effetti del dopo "guerra fredda", ruolo dell'individuo nell'era della globalizzazione). Proprio nella edizione di quest'anno è stata presentata una pellicola esempio di cooperazione delle varie espressioni della cinematografia balcanica: Border Post di Rajko Grlic, coproduzione di Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Slovenia Fyrom (Ex Repubblica jugoslava di Macedonia), oltre a Gran Bretagna, Ungheria, Francia. Di recente le pellicole provenienti dagli stati balcanici hanno visto un incremento della loro distribuzione sul mercato europeo, insieme con una maggiore presenza nei festival che sempre più programmano sezioni dedicate.

Per altro verso, questa congiuntura favorevole potrebbe indurre gli autori a mettere da parte i temi tradizionali della propria cinematografica, molto legata alla identità e alla cultura nazionale, per passare a soggetti più commerciali, nella speranza sia più semplice immetterli nei circuiti continentali. Uno dei momenti più significativi del Thessaloniki Film Festival è stata la partecipazione di Constantinos "Costa" Gavras, per la presentazione in anteprima, fuori concorso, del film Mon Colonel, da lui scritto e prodotto, con la regia di Laurent Herbiet. Alla conferenza al teatro Olympion, stracolmo di spettatori, è stato accolto dal presidente della repubblica ellenica Karolos Papoulias e dal ministro della cultura Giorgos Voulgarakis. Identica accoglienza al CineTeatro John Cassavetes dove ha risposto alle domande sulla evoluzione delle tecniche cinematografiche, sul passaggio al digitale e sul suo cinema di impegno civile.

Oggi - ha sottolineato il regista di Z (1969), Missing (1982), Music box (1989), Amen (2002) - negli Usa il 30-40% delle sale è già attrezzato per proiettare film in digitale. A parte ogni valutazione tecnica ("i colori nel digitale mi sembrano simili a quelli del vecchio technicolor"), il futuro è in questa direzione, anche se sarà un grosso problema per cinema e cine-teatri indipendenti che si troveranno a fronteggiare costi di ristrutturazione notevoli. Il cinema attuale è sempre più legato alla televisione, la cui mediocre qualità complessiva sta impoverendo le aspettative del pubblico, che ormai comincia a ritenere che quanto trasmesso non sia poi cosí male. Il cinema potrebbe contribuire a fermare questa deriva: non pretendendo di cambiare il pubblico ma cercando di renderlo più consapevole sulle possibilità di avere programmi di qualità più elevata.

Premi nella sezione "Competizione internazionale"

La giuria composta da Pierre Rissient (regista e distributore; Francia), Diego Galán (regista e critico cinematografico; Spagna) Mogens Rukov (sceneggiatore e professore universitario; Danimarca), Xu Jinglei (regista, sceneggiatrice, produttrice e attrice, Cina), Katia Lund (regista, sceneggiatrice, produttrice; Brasile), Lefteris Voyatzis (regista teatrale e attore; Grecia), presieduta da Christine Vachon (produttrice, Usa) ha assegnato i seguenti riconoscimenti:

"Alessandro d'oro" per il Miglior film: Gajokeui Tansaeng (Legami di famiglia), di Kim Tae-yong, Corea del Sud, 2006
Miglior regista: Slawomir Fabicki, per il film Z Oszysku (Recuperare), Polonia 2006
Miglior attore: Antoni Pawlicki per Z Odzysku
Migliore attrice: Moon So-ri, Gooh Doon-shim, Kong Hyo-jin e Kim Hae-ok per Gajokeui Tansaeng
Migliore sceneggiatura: Mauricio Zacharias, Felipe Branganca, Karin Ainouz per O Céu de Suely (Suely nel cielo), Bra/Ger/Por/Fra, 2006, ex aequo Sung Ki-young, Kim Tae-yong per Gajokeui Tansaeng
"Alessandro d'argento" - Premio Speciale della Giuria: Asre Jomeh (Un venerdì pomeriggio), di Mona Zandi Haghighi, Iran, 2006
Premio "Traguardo Artistico": O Céu de Suely

Premio Fipresci

La giuria della Federazione dei critici cinematografici internazionali composta da Thilo Wydra (Germania), Ioanna Papageorgiou (Grecia), Genoveva Dimitrova (Bulgaria), Sergei Lavrentiev (Russia), presieduta da Jose Carlos Avellar (Brasile) ha assegnato i seguenti riconoscimenti:

Miglior film per la sezione "Competizione Internazionale": O Céu de Suely e per Eduart, di Angeliki Antoniou
"Alessandro digitale", assegnato dal Centro Film Grecia a una pellicola della sezione DigitalWave: Land of Nod, di Evangelos Yiovannis, Grecia 2006

Premio "Trascendenza e riconciliazione" (assegnato dal ministero di Macedonia-Tracia)
Rome rather than you, di Tariq Teguia, Alg/Ger/Fra, 2006

Premio "Donna e uguaglianza" (assegnato dalla segreteria generale ellenica per l'uguaglianza tra i generi)
Grbavica, di Jasmila Zbanic, Aut/BiH/Ger/Cro, 2005

Premio "Valori umani" (assegnato dal canale televisivo del Parlamento ellenico)
El violin, di Francisco Vargas, Messico 2006

Premio Etekt (Unione greca dei tecnici audivisivi e dei film per la tv)
Eduart, di Angeliki Antoniou, Grecia 2006

Premio Pekk (Associazione dei critici cinematografici greci)
I Psyhi sto stoma (Calciando l'anima), di Yannis Economidis, Grecia 2006

Premio del forum "Crossroads"
Pandora's Box di Yesim Ustaoglu (Turchia)

Premio Centro Industria
Ada Salomon, produttore (Romania)

Premi Jameson

Sezione "Competizione Internazionale": Gajokeui Tansaeng
Sezione "Film Greco 2006": Yios Tou Fylaka (Il figlio del guardiano) di Dimitris Koutsiabassakos
Sezione "Panorama Balcani": A Fost sau n-a Fost?, di Corneliu Porumboiu, Romania 2006
Sezione DigitalWave: Onira Therinis Eparhias (Sogni di provincia in estate), di Yorgos Akseherlidis, Grecia 2006

Menzioni speciali

Alpha, di Yorgos Loukakos e Madeleine Aktypi Grecia 2006
A pink safety pin, di Nikos Pomonis, Grecia 2006
Mr. Lumiere… I'm back, di Nikos Alevras, Grecia 2006
Summer province dreams, di Yorgos Akseherlidis, Grecia 2006



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Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007


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