Svizzera: nuove elezioni legislative

di Ninni Radicini
04 settembre 2007


Il 21 ottobre gli elettori dei 26 cantoni elvetici si recheranno alle urne per il rinnovo dell'Assemblea federale, in carica per 4 anni e composta da Consiglio nazionale (200 deputati) e Consiglio degli Stati (46 consiglieri). Per la prima camera, ogni cantone è circoscrizione ed elegge un numero di rappresentati proporzionale alla popolazione (Zurigo 34, Berna 26, Ticino 8, etc.). Per la seconda, venti cantoni hanno due seggi, gli altri uno. I due di Zug e quello di Appenzell Innerrhoden sono già stati assegnati. Ogni cantone infatti ha facoltà di scegliere se far coincidere le due consultazioni. Si vota con il sistema proporzionale.

A dicembre l'Assemblea voterà per il nuovo governo (Consiglio federale), attualmente un quadripartito formato da Udc-Unione democratica di centro, Ps-Partito socialista, Ppd- Partito popolare democratico, Plr- Partito liberale radicale, ognuno con due seggi tranne il Ppd con uno. L'Udc, già primo partito (55 seggi nel Consiglio nazionale) è dato in ulteriore crescita. Il suo profilo centrista-nazionale ("no" all'adesione alla Ue, "sì" a leggi più severe su immigrazione e ordine pubblico) è stato di recente rafforzato dalla mobilitazione contro la costruzione di minareti, già motivo di dissenso - non solo loro - a livello federale, cantonale, municipale. I musulmani in Svizzera sono il 4.3% della popolazione (7.3milioni di ab.).

A maggio, insieme con la Unione democratica federale (2 seg.), ha avviato una raccolta di firme per l'introduzione di un comma specifico all'articolo 72 della Costituzione. Se riuscissero a raccoglierne 100mila entro l'1 novembre '08 sarebbe indetto un referendum. Primo competitore dell'Udc è il Ps (52 seg.), fondato nel 1888, europeista e con lo status di osservatore nel Pse. Terzo partito è il Plr (36 seg.). I liberal-radicali di Fulvio Pelli, aderenti all'Eldr - Partito liberale democratico riformista europeo, di cui fa parte anche Italia dei Valori, hanno ottenuto un ottimo risultato alle elezioni cantonali del '05 (27% di seg. nei governi). Lo stesso anno ha costituito la Unione liberale e radicale in alleanza con Lps-Partito liberale (4 seg.), con cui fa' gruppo unico in parlamento. Quarto partito è il Ppd (28 seg.), fondato nel '12 e aderente al Partito popolare europeo. In ascesa i Verdi (13 seg), dall'87 nel Partito verde europeo: puntano ad entrare nell'esecutivo, dopo la già consolidata presenza nei cantoni e nei municipi.

A seguire, il Partito evangelico (3 seg.), aderente al Ppe e dall'aprile '07, con la Unione democratica federale, a Ecpm - Movimento politico cristiano europeo, associazione di partiti di oltre 16 stati centro-orientali con una piattaforma di Europa fondata su valori cristiani. Altre formazioni rappresentate in parlamento sono: Partito laburista (comunista); Democratici, nati da una scissione a destra dell'Udc; Partito cristiano sociale (centrosinistra); Lista alternativa (sinistra ed ecologisti), "Solidarietà" (sinistra socialista); Lega dei Ticinesi, fondata nel '91 sulla scia di un movimento di opinione sorto intorno a una campagna del giornale "Il Mattino della Domenica" contro l'uso improprio del denaro pubblico e la burocrazia.

Indipendente dal 1291 e stato federale dal 1848, la Svizzera è il secondo partner commerciale della Ue, dopo gli Usa. Nel '92 fu avanzata la candidatura per l'ingresso, ma la maggioranza degli elettori votò contro l'adesione all'Area economica europea e nel '01 contro l'inizio del negoziato di adesione. Nel '04 il parlamento ha però deciso di non ritirare la candidatura. La Svizzera (come Norvegia, Liechtenstein, Islanda) punta soprattutto a rafforzare i legami bilaterali con Bruxelles. Dal 2000 sono stati firmati circa 20 accordi su circolazione delle persone, trasporto, agricoltura, cooperazione su trattato di Schengen e Dublino, e altre materie. Ad ottobre saranno i cittadini a dare una indicazione precisa sulla prospettiva europea.



* Ninni Radicini ha pubblicato vari articoli sulla Germania (area politico-elettorale-storica). Articoli su altri argomenti sono stati pubblicati su vari periodici. Ha pubblicato inoltre recensioni e prefazioni a libri. Coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006).

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Norvegia: avanza il Partito del Progresso (settembre 2009)

Ue: Il nuovo Parlamento e l'Islanda (luglio 2009)

Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007


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Articolo pubblicato da Orizzonti Nuovi - Periodico di informazione e analisi di Italia dei Valori e ripreso nel sito di Eurasia - Rivista di studi Geopolitici