Germania: Elezioni in Sassonia-Anhalt 2021

di Ninni Radicini
10 giugno 2021


Le elezioni del 6 giugno 2021 per il rinnovo quinquennale dei seggi del Parlamento della Sassonia-Anhalt sono state caratterizzate dalla notevole avanzata della CDU (Unione Cristiano-Democratica), dal mancato incremento di consensi seppure con una complessiva stabilizzazione per AfD (Alternativa per la Germania), dall'ulteriore decremento per SPD (Partito Socialdemocratico) e La Sinistra nel quadro di crisi complessiva, dalla conferma delle difficoltà per i Verdi nell'Est e dal ritorno di FDP (Partito Liberale) nell'Assemblea legislativa del Land orientale dopo 10 anni.

Sono stati chiamati alle urne 1.8 milioni di elettori, in 41 collegi elettorali. L'affluenza è stata pari al 60.3% (nel 2016 fu 61.1%): la più alta è stata riscontrata nella città di Halle, in particolare nel collegio elettorale Halle III (72.6%); la più bassa, nella stessa città, nel collegio Halle I (52.4%). Ogni elettore poteva esprimere due preferenze: il primo voto per il candidato che concorre all'attribuzione diretta del seggio e il secondo voto per il partito che concorre alla ripartizione dei seggi utilizzando il sistema proporzionale con sbarramento al 5%.

La CDU è stato il partito più votato con il 37.1% (+7.4%). A seguire AfD con il 20.8% (-3.4%), La Sinistra 11% (-5.3%), SPD 8.4% (-2.2%), FDP 6.4% (+1.6%), Verdi 5.9% (+0.8%). Altre liste ottengono complessivamente il 10.4% (tra cui Elettori Liberi con il 3.1%), una percentuale in crescita in confronto al 2016 quando totalizzarono l'8.9% e tra loro Elettori Liberi ottenne il 2.2%, NPD (Partito Nazionaldemocratico) 1.9%, Partito Animalista 1.5%. LA CDU ha ottenuto 40 seggi, AfD 23, La Sinistra 12, SPD 9, FDP 7, Verdi 6.

Secondo una rilevazione condotta da Infratest Dimap, la CDU ha guadagnato 85mila elettori rispetto alle precedenti elezioni regionali nel 2016, senza cedere voti ad alcun altro partito. Verso i Cristiano-Democratici si sono orientati 16mila ex elettori di AfD, 14mila di La Sinistra, 15mila di SPD, mille dei Verdi, 2mila da Altri partiti (al di sotto del 5%) e 37mila da ex astenuti. FDP è stato l'unico partito verso cui CDU non ha segnato nè voti in ingresso nè in uscita.

AfD ha perduto consensi, seppure non in modo eclatante, in varie direzioni tranne verso La Sinistra e i Verdi. Oltre ai 16mila suoi ex elettori che in queste elezioni hanno scelto CDU, 2mila si sono orientati verso SPD, 4mila verso FDP, 2mila verso Altri partiti, 2mila hanno scelto di astenersi. Verso AfD invece si sono schierati 2mila ex elettori di La Sinistra mentre tra AfD e Verdi non ci sono stati passaggi di elettori nè in ingresso nè in uscita.

La Sinistra è stato il partito che ha totalizzato perdite di elettori in tutte le direzioni. Alla CDU sono passati 14mila suoi ex elettori, 2mila verso AfD, 3mila verso SPD, 6mila verso i Verdi, 4mila verso FDP, 10 mila si sono astenuti, 4mila hanno scelto Altri partiti. Anche SPD ha segnato perdite in particolare verso CDU, tranne verso AfD e La Sinistra. I Socialdemocratici hanno perduto 15mila elettori che stavolta hanno votato per i Cristiano-Democratici, 2mila verso i Verdi, mille verso FDP, 2mila verso Altri partiti e 7mila confluiti nell'area dell'astensione. SPD ha invece ottenuto il voto di 2mila ex elettori di AfD e di 3mila ex elettori di La Sinistra.

I Verdi hanno avuto un flusso elettorale più articolato. Verso la CDU si sono orientati mille ex suoi elettori, 2mila sono passati all'astensione e altrettanti verso Altri partiti. Hanno invece ottenuto il voto di 2mila ex elettori di SPD e di 6mila ex elettori di La Sinistra. Nessun passaggio di elettori in ingresso e in uscita verso FDP e AfD. FDP ha ottenuto il voto di 4mila ex elettori di AfD, 4 mila ex La Sinistra, mille da SPD e 2mila che si erano astenuti nel 2016. Ha invece perduto 2mila suoi precedenti elettori a vantaggio di Altri partiti. Nessun passaggio in ingresso e in uscita con i CDU. L'insieme degli Altri partiti (al di sotto del 5%) ha aumentato il numero degli elettori. Verso tali formazioni si sono orientati 4mila ex elettori de La Sinistra. 2mila ex elettori di AfD e altrettanti di SPD, Verdi, FDP, ed ex astenuti. Verso la CDU si sono invece orientati 2mila ex elettori.

Nel 2016 AfD ottenne in Sassonia-Anhalt un risultato superiore di cinque punti percentuale a quello indicato nelle rilevazioni pre-elettorali. Il dato del 2021 indica che AfD non si estende verso l'area centrista ma si è stabilizzata come formazione di riferimento di una molteplicità di settori politico-elettorali e culturali tra cui la destra popolare, che in genere tendono verso l'astensione ma nel contesto tedesco si sono orientati verso AfD. Per Jörg Meuthen, co-presidente di AfD, il partito è rimasto al di sotto del suo potenziale poiché ha incentrato la campagna elettorale soprattutto sul versante della protesta laddove avrebbe potuto conseguire un risultato più consistente orientandosi verso il Centro. Per altro verso, secondo Oliver Kirchner, candidato di AfD, il risultato elettorale è derivato anche dall'atteggiamento contrario da parte dei mass media.

Christian Lindner, presidente di FDP, ha considerato in modo positivo sia il risultato dei Liberali, sia il rientro nel Parlamento della Sassonia-Anahalt, sia la possibilità di una partecipazione (auspicata) al governo regionale. La crisi di consensi per FDP iniziò nel 2011 proprio in occasione delle Regionali in Sassonia-Anhalt, quando passò dai 17 seggi della Legislatura precedente a 7. A tre mesi e mezzo dalle elezioni Federali, FDP si è posto come traguardo il raggiungimento di una quota elettorale a due cifre e l'attribuzione di una funzione determinate nella formazione del prossimo governo della Repubblica Federale Tedesca, che consisterebbe intanto nel rendere aritmeticamente non realizzabile una maggioranza tra CDU/CSU e Verdi o una maggioranza composta da Verdi, SPD e La Sinistra.

Il dato de La Sinistra è stato considerato effetto della polarizzazione elettorale tra CDU e AfD sebbene la prossimità delle Legislative Federali abbia posto rilevanti motivi di riflessione poiché il partito conta soprattutto sul consenso nei Länder orientali, già in diminuzione nelle Legislative federali del 2017. La SPD e La Sinistra avevano insieme più del 50% dei voti in Sassonia-Anhalt (nel 2011 il 52%), ridotti al 31% nel 2016 e al 19% nel 2021. Sahra Wagenknecht, già capogruppo di La Sinistra al Bundestag, ha motivato questa notevole perdita di consensi con la percezione che molti ex elettori di Sinistra hanno dei precedenti partiti di riferimento, non più considerati orientati sulle questioni tradizionali dei partiti di Sinistra ma impegnati a convincere gli elettori (e in genere i cittadini) sul modo di parlare, come pensare, come vivere (il cosiddetto "politicamente corretto"), in base ad una autoattribuita superiorità morale.

L'ampio consenso nei confronti del Primo Ministro (Ministerpräsident) Reiner Haseloff (maggiore di qualsiasi altro candidato regionale) si è dimostrato determinante per far convergere su CDU una quota crescente di votanti, in una elezione in cui era in questione la eventualità che AfD potesse diventare primo partito. Haseloff, già Presidente dal 2011 in un governo composto da CDU e SPD, nella Legislatura 2016-21 ha presieduto un esecutivo composto da CDU, SPD, Verdi (46 seggi su 87 in Parlamento), definito "Coalizione Kenya" (la prima in Sassonia-Anhalt), poiché i colori dei partiti aderenti (nero, rosso, verde) sono uguali a quelli della bandiera dello stato africano.

La vittoria della CDU in Sassonia-Anhalt, oltre a fermare l'avanzata di AfD come partito di riferimento nei Länder dell'Est, ha ridimensionato in modo consistente La Sinistra (partito di riferimento nell'Est prima di AfD), e riequilibrato le quote di consenso per CDU tra Ovest ed Est. Stabilito che CDU abbia beneficiato della convergenza di elettori intenzionati a prevenire l'eventualità che AfD diventasse primo partito, tale constatazione non può essere considerata una giustificazione per la perdita di consensi di SPD, Verdi, La Sinistra, una parte dei quali sono passati alla CDU, un'altra parte invece si è orientata verso altre formazioni, come avvenuto nel collegio elettorale di Zeitz, l'unico in cui CDU non è stato primo partito (la CDU è stato primo partito in 40 collegi su 41).

A Zeitz, dove il seggio è stato ottenuto dal candidato di AfD con un margine dell'1% di vantaggio (235 voti), gli elettori in uscita da SPD, Verdi, La Sinistra, si sono orientati in parte verso la CDU, in parte verso FDP e in parte verso Elettori Liberi. L'articolazione del voto, che rende non esaustiva la considerazione sulla polarizzazione dei consensi, trova un altro esempio nel collegio elettorale di Halle II, uno dei pochi in cui i Verdi hanno ottenuto un risultato a due cifre. In questo collegio il candidato dei Verdi ha ottenuto il 13.2% mentre il partito nel voto di lista ha ottenuto il 15.1%.

A seguito della attribuzione dei seggi, oltre alla eventualità della continuazione della uscente coalizione Kenya, sono considerate anche altre due alleanze di governo: CDU, SPD, FDP; CDU, FDP, Verdi. Una ulteriore possibile coalizione sarebbe tra CDU e SPD ma avrebbe soltanto un seggio di maggioranza (49 seggi su 97). Reiner Haseloff ha chiesto che le questioni a livello federale non interferiscano con i colloqui esplorativi per la formazione del prossimo governo della Sassonia-Anhalt.



* Ninni Radicini ha pubblicato vari articoli sulla Germania (area politico-elettorale-storica). Articoli su altri argomenti sono stati pubblicati su vari periodici. Ha pubblicato inoltre recensioni e prefazioni a libri. Coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006).

Articoli di Ninni Radicini sulla Germania

Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007


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