Austria: Elezioni presidenziali 2010

di Ninni Radicini
02 maggio 2010


Le elezioni presidenziali austriache del 25 aprile hanno segnato la vittoria di Heinz Fischer (Spö - Partito socialdemocratico), presidente federale uscente candidato per il secondo mandato consecutivo, con il 79.3%. A seguire, Barbara Rosenkranz (Fpö - Partito liberale) con il 15.2% e Rudolf Gehring (Cpö - Partito cristiano) al 5.4%. Il 30 aprile, con lo scrutinio delle schede del voto per posta, l'affluenza è stata calcolata al 53.6% (nel 2004 era stata 71.6%). In confronto ai dati precedenti al computo del voto postale, aumenta il dato sul numero dei votanti (prima calcolato al 49.2%) e quello raggiunto da Fischer (+0.39%); diminuisce invece quello relativo a Rosenkranz (-0.38%). La scelta della modalità del voto postale ha avuto un incremento, passando da 50mila del '04 a quasi 280mila in questa elezione (su oltre 6 milioni di elettori e diritto di voto dai 16 anni di età).

I motivi della riduzione dell'affluenza alle urne, con record negativi nelle fasce di età sotto i trenta anni e sopra i sessanta, sono state in parte ricondotte allo scarso interesse verso la tipologia di elezione (in riferimento ai poteri del capo dello stato), in parte da considerare voto di protesta anti-partiti. Finora l'astensionismo si era manifestato soprattutto in occasione delle elezioni europee, in particolare le ultime tre, con il minimo nel '04 quando votò il 42.43% degli aventi diritto. Considerando i dati delle Legislative '08, dalle rilevazioni emerge che la maggioranza degli astenuti (46%) in queste Presidenziali lo erano stati anche in quella occasione.

L'insieme degli elettori di Övp - Partito popolare, in assenza di un proprio candidato, è apparso il più compatto negli orientamenti, suddividendosi tra chi ha deciso di non esprimere alcuna preferenza alternativa (36% di astenuti e 10% di coloro che hanno espresso un voto dichiarato nullo) e chi, scegliendo tra i candidati in competizione, ha in maggioranza optato per Fischer (44%). Più articolato, e per alcuni aspetti non in linea con le previsioni, il voto nell'area della destra, nonostante vi fosse un proprio candidato.

Le rilevazioni del Sora Institute, considerando i flussi elettorali, indicano che i voti per Heinz Fischer sono arrivati per il 47% da elettori del Partito socialdemocratico; il 22% Popolari; il 17% Verdi, il 4% Fpö, 3% Bzö - Alleanza per il futuro dell'Austria e 7% da elettori di altre formazioni. Per Barbara Rosenkranz: 44% da Fpö, 23% Bzö; 12% Socialdemocratici; 11% Popolari, 2% Verdi; 5% da altre formazioni. Per Rudolf Gehring: 45% dai Popolari; 20% da altre formazioni; 10% dai Socialdemocratici; 8% da Fpö, 7% da Bzö, 5% da Verdi; 6% da altri.

Fischer ha prevalso in tutte le fascie di età, in particolare coloro di età superiore ai 60 anni, tra cui ha ottenuto un consenso dell'83% (74% in quella sotto i 30 anni e 79% fra i 30-59 anni). La Rosenkranz ha ottenuto il 22% tra gli under 30, il 14% tra i 30-59enni, il 13% tra coloro oltre i 60 anni. Rudolf Gehring ha invece ottenuto il suo miglior risultato tra gli elettori fra 30-59anni, con il 7%; tra gli under 30 il 5%; oltre i 60 anni il 4%.

La maggioranza degli elettori di Fpö (62%) e Bzö (59%) non si è recata alle urne; il 25% di Fpö e il 21% di Bzö ha votato per Rosenkranz; l'11% di Fpö e il 17% di Bzö per Fischer. Sebbene il risultato della Rosenkranz sia stato considerato positivo, sia dalla candidata, sia dal partito, all'inizio della campagna elettorale si ipotizzava di arrivare al 30-35%, soprattutto per l'assenza di un candidato dei Popolari. Il miglior risultato ottenuto da un candidato alla presidenza di Fpö è stato ottenuto da Willfried Gredler nel 1980, con il 17%.

Nel corso della campagna elettorale, Barbara Rosenkranz è stata al centro di polemiche a seguito di dichiarazioni considerate come contestazione delle norme che vietano attività politiche riconducibili all'ideologia nazista, poiché ritenute in contrasto con il principio della libertà di espressione, pur affermando l'avversione per le atrocità commesse durante la Seconda guerra mondiale e sostenendo che le sue dichiarazioni fossero state fraintese.

La sua candidatura è stata considerata anche un test di Fpö per valutare le proprie possibilità alle prossime elezioni amministrative a Vienna. Nelle Legislative del sett. '08, a Vienna i socialdemocratici ebbero, come nell'insieme, un significativo ridimensionamento dei consensi, mentre i due partiti di destra - Fpö e Bzö - ottennero risultati notevoli; in particolare Fpö, il partito prima presieduto da Jörg Haider, che raggiunse il 20% (oltre a Bzö con il 4%). A Vienna, Barbara Rosenkranz ha comunque ottenuto il 17% in aree tradizionalmente di sinistra.

Per Rudolf Gehring, si tratta di un risultato di rilievo, seppure l'assenza di un candidato dei Popolari prospettasse un dato anche più consistente. Cpö è stato fondato '05 a destra del Partito Popolare, con un programma che fa riferimento ai principi tradizionali del cattolicesimo. Alle Legislative '08 ha ottenuto lo 0.6%. Valutando i risultati nei singoli länder, i tre candidati hanno ottenuto consensi con ordini di grandezza pressoché uniformi.

Fischer ha raggiunto il risultato più alto a Vienna (82%), in Tirolo (80.9%) e in Vorarlberg (80%), regioni - le ultime due - in cui l'affluenza alle urne è stata la più bassa (37% in Tirolo e 34% in Vorarlberg). Rosenkranz ha ottenuto il miglior risultato in Carinzia (20.8%); Gehring in Vorarlberg (10.8%). La scarsa affluenza degli elettori ha determinato un avvio di dibattito sulla eventualità di una riforma, sia tecnica sia dei poteri conferiti al capo dello stato (simili a quelli previsti nella Costituzione italiana e in quella tedesca). Da parte socialdemocratica si è avanzata l'opzione di passare dal mandato di sei anni rinnovabile solo una volta consecutiva ad un unico mandato di otto anni (senza possibilità di rielezione).

Fpö ha invece proposto come riferimento l'esempio svizzero, dove il presidente della Confederazione, eletto dall'Assemblea federale per un anno, è parte del Consiglio federale - l'esecutivo - di cui è "primus inter pares", ovvero con potere non superiore agli altri consiglieri. Bzö ha proposto di aggregare i poteri del Presidente federale e del Cancelliere. Cambiamenti che comporterebbero un complessivo riequilibrio dei poteri, con modifiche alla Costituzione e al sistema elettorale. Da dicembre '08 l'Austria è governata da una coalizione tra socialdemocratici e popolari, i due maggiori partiti, seppure entrambi abbiano perso molti consensi nelle elezioni legislative svoltesi nel settembre precedente e alle Europee '09.



* Ninni Radicini ha pubblicato vari articoli sulla Germania (area politico-elettorale-storica). Articoli su altri argomenti sono stati pubblicati su vari periodici. Ha pubblicato inoltre recensioni e prefazioni a libri. Coautore del libro La Grecia contemporanea (1974-2006).

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Copertina del libro La Grecia contemporanea 1974-2006 di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini       La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007


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